BWW Interviews: Simona Patitucci

By: Nov. 14, 2012
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A tu per tu con Simona Patitucci, eclettica artista nonché voce italiana della Sirenetta, ultimamente alle prese con il suo Fantasmi a Roma, favola musicale che BroadwayWorld.com - Italy ha seguito con molto interesse in questi ultimi mesi...

D: Cominciamo con le presentazioni: chi è Simona Patitucci? Parlaci un po’ di te, delle tue esperienze artisitche...

R: Allora, Simona Patitucci... chi è? Bella domanda! Donna. Romana. Io prima di essere italiana sono Romana. Ecco, questa cosa ho realizzato crescendo perché, avendo avuto l’opportunità di studiare in una scuola americana, ho dovuto paradossalmente mettere a fuoco la mia identità: ogni volta che mi chiedevano “Tu di dove sei?” io replicavo “Io sono Romana, io sono dell’Impero Romano, avete presente?” (ride, ndr.)
Ho cominciato a lavorare a sette anni, “casualmente,” perché, mentre giocavo a casa di un’amichetta, un grandissimo attore e doppiatore, Corrado Gaipa, anche lui ospite in quella casa, mi sentì fare le “vocette,” sai quando si gioca con le bambole, no? Al che lui si avvicinò, mi ascoltò e disse a mia madre: “Ma tu hai mai pensato di far fare qualcosa a Simona?” Io vengo da una famiglia dello show-business, mio zio era Ugo Tognazzi, i miei genitori si sono sempre occupati di spettacolo quindi io sono nata in questo ambiente e siccome ero una bambina molto curiosa, figlia unica e abbastanza solitaria, mia madre disse:  “Vabbè, se ti va di provare... andiamo!”. Quindi feci il mio primo provino di doppiaggio e da allora non mi sono mai fermata. Poi ho cominciato a fare dei film... uno, tra l’altro con la regia di Dino Risi, fu un episodio de “I Nuovi Mostri” dove io interpretavo la porno-divetta, pensate un po’ (ride, ndr)...
L’evoluzione è stata abbastanza naturale: ho cominciato ad incuriosirmi, a credere nel mio talento, a capire che quello che prima sembrava un gioco, sarebbe potuto diventare il mio futuro... quindi, finita la scuola americana mi iscrissi a una scuola di teatro a Roma: la “Scaletta” di Giovan Battista Diotaiuti che io ricordo sempre con affetto perché mi ha insegnato tantissime cose, come “va fatto” il teatro... all’antica italiana. E poi ho continuato a fare audizioni, provini... fino ad arrivare, nel 1989, a doppiare il personaggio di Ariel nel lungometraggio animato “La Sirenetta,” targato Walt Disney. Poi, cinque anni fa, ho preso una pausa, un po’ tempo “per me” che è stato davvero prezioso... e quando mi sono sentita ancora vogliosa di fare il mio mestiere le situazioni si sono presentate in abbondanza... quindi evidentemente è giusto che io sia dove sono.

D: Un progetto a cui hai lavorato (e stai lavorando) ultimamente è FANTASMI A ROMA, musical che prende vita da una tua intuizione: come si è accesa la scintilla?

R: Allora, intanto ti correggo solo una dicitura perché ci tengo: non è un musical, è una favola musicale... e c’è una differenza. L’intento del team creativo, infatti, è quello di riproporre, nel terzo millennio, la nostra tradizione di teatro musicale che, se vogliamo, possiamo definire “commedia musicale,” ma nel nostro caso invece è una vera e propria favola morale.

Come è nata la scintilla. Fantasmi a Roma è un film delizioso di Antonio Pietrangeli scritto da un team di sceneggiatori da leccarsi i baffi e annodarseli e cioè, tanto per fare un po’ di nomi, Ennio FlaianoEttore Scola e lo stesso Pietrangeli: dei signori che nel ‘61 si erano divertiti a costruire questo piccolo capolavoro. Era il tipico film che, fino a pochi anni fa, andava in onda d’estate o nelle festività... io l’ho visto la prima volta in televisione quando avevo 10 anni e crescendo, riguardandolo, ho sempre pensato che fosse perfetto per trasformarlo in una favola musicale a tutti gli effetti.
Un anno fa Michel Altieri, carissimo amico e ottimo performer adesso protagonista di W ZORRO ma che allora si trovava a New York, mi mette in contatto con un produttore americano, Tim Jerome, che cercava un progetto italiano originale per creare una sinergia italo-americana con la sua compagnia, una cosa “nostra” non una scimmiottatura... e io a quel punto mi sono chiesta: che idea mi posso far venire? Ma certo! (schiocca le dita, ndr.) Come non pensarci: Fantasmi a Roma! E da lì è nato tutto...

D: Ripercorriamo un po’ le tappe di questo percorso: dalla scelta del team creativo, del cast artistico, della location... fino ad arrivare allo show case del 30 giugno.

R: Una volta individuato il soggetto, la domanda era: chi lo scrive? Io avevo appena conosciuto un musicista siciliano, Massimo Sigillò Massara, grazie ad una amicizia in comune. Di li a poco l’ho chiamato, lui è montato su un aereo ed è venuto a Roma... gli ho parlato del progetto e lui si è mostrato subito entusiasta dell’idea. Contestualmente gli propongo di lavorare con Gianfranco Vergoni, autore con cui avevo già collaborato e che per me rappresenta il top. Non avrei mai potuto immaginare che loro due avessero già scritto insieme un musical, “Corleone”!   Confidando nel fatto che si conoscessero e avendo piena fiducia in Gianfranco, ero tranquillissima. Ed è stato proprio Gianfranco a propormi di coinvolgere Fabrizio Angelini... “Magari!” ho risposto io, “con tutto quello che ha da fare”. Non sapevo se avrebbe accettato, anche perché si trattava di un progetto ancora indefinito... così lo abbiamo incontrato, gli abbiamo spiegato la nostra idea e lui ne è rimasto letteralmente catturato! Con l’ingresso di Fabrizio in squadra, ha preso forma il team creativo: il motore di questa operazione.

Per quanto riguarda il cast, ad un certo punto abbiamo capito che volevamo e che dovevamo realizzare qualche demo per passare dalla carta alla tridimensione e abbiamo cominciato a stilare la lista del dream cast. È stata una scelta ragionata che ha avuto a che vedere non solo con il talento e la bravura, ma soprattutto con gli equilibri che devi creare in un cast... ed è un’arte anche quella, perché spesso ti trovi a sacrificare persone bravissime che però insieme ad altre non sono giuste, tutto qua! Abbiamo avuto la fortuna che tutte le persone che abbiamo chiamato hanno detto immediatamente di si! Dandoci anche una responsabilità non indifferente perché sono tutte persone di grandissima esperienza... ed è un piacere vedere quanto talento, quanta bravura e quanta preparazione ci sia in Italia! E questo mi rende orgogliosa e mi dà una spinta in più per consolidare questo progetto per poi costruirne un altro dove poter coinvolgere altri talenti.

D: Andiamo al sodo: una medium mi ha detto che sono previste apparizioni fantasmatiche...

R: Grazie allo show-case di questa estate, sempre per una curiosa circostanza, metteremo in scena un’anteprima completa di Fantasmi a Roma. La serata, sempre prodotta dalla Medina Produzioni di Lello Abate e Barbara Rendano, avrà luogo nel periodo natalizio, in data da definirsi. Ci auguriamo che accorriate in numerosi anche perché stiamo cercando una location particolare per l’evento. Siamo alla ricerca di una casa per i fantasmi, lo ribadisco, ma in questa fase non vogliamo legarci ad uno spazio teatrale. Il passo successivo sarà vedere Fantasmi a Roma nel teatro dei Fantasmi con la scenografia e l’allestimento definitivo.

D: A questo proposito, che differenze dobbiamo aspettarci dalla suite di questa estate? Rivedremo lo stesso cast o ci saranno delle variazioni?

R: Ci saranno delle piccole variazioni, dettate dalla disponibilità dei componenti del cast. Nel caso specifico non sarà più con noi Lello Abate che, dovendo seguire il tour di W ZORRO, non se la sente di stare anche in scena... cosa che mi dispiace tantissimo anche perché era azzeccatissimo per il ruolo di Fra’ Bartolomeo. Però, devo dire la verità, mi sono consolata in fretta perché abbiamo avuto il piacere di annettere alla nostra famiglia un grande performer, Tony Fornari, con cui ho lavorato diversi anni fa in una versione de “Il Cavallino Bianco” per la regia di Don Lurio. Tony racchiude in sé moltissime qualità di Fra’ Bartolomeo oltre ad essere un bravissimo attore e bravissimo cantate... e poi ha la fisicità giusta e la vis comica necessaria per il personaggio. Questa sarà una variazione del cast e spero che non ce ne saranno altre. Sicuramente il cast che inciderà il disco sarà quello che vedrete in questa anteprima e, speriamo molto molto presto, in una casa qui a Roma!

D: Lo spettacolo si avvale del patrocinio dell’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale capitanato da Dino Gasperini. Che ruolo ha giocato questo fattore nell’avventura dei Fantasmi? Come è avvenuto questo incontro?

R: L’incontro con Dino Gasperini è avvenuto grazie ad un grande amico di mio padre Pino Patitucci, a cui lo spettacolo è dedicato e che credo sia a capo dei fantasmi che stanno sostenendo questo spettacolo insieme a Pietro Garinei e Sandro Giovannini, che ci guardano da lassù. Nel momento in cui mi dicevo, tra me e me, “Ok, abbiamo questo progetto... ma dove lo portiamo? Va bene, andiamo in America ma è un peccato non metterlo in scena prima qui in Italia!” è rispuntato dal mio passato un carissimo amico, Luciano Sabato, che mi ha consigliato di rivolgermi all’Assessore. Quindi ha avuto luogo questo incontro, molto formale, come è giusto che sia... anche perché, ci tengo a sottolineare, non abbiamo avuto corridoi preferenziali: abbiamo presentato il nostro progetto, senza clientelarsimo. Dino Gasperini ha ascoltato con attenzione questo progetto, ha cominciato a crederci e a chiedersi come sarebbe stato, essendo lui un conoscitore del film... e quindi tutto si è coagulato in maniera tale da portarci alla serata del 30 giugno e ad oggi, grazie a questo prestigiosissimo sostegno istituzionale, e non economico, che continuiamo ad avere.

D: Oltre a quanto abbiamo già detto quali sono, se ce ne sono, gli altri progetti futuri per Fantasmi a Roma? 

R: Progetto futuro è FARE Fantasmi a Roma. Sarà questo il prossimo appuntamento dopo l'anteprima di dicembre, che sarà sicuramente fantasmagorica e che credo confermerà tutte le cose belle che sono state scritte o dette dello show case... colgo l’occasione per ringraziare davvero tutti: sono commossa dall’affetto, dai complimenti, dall’attesa che c’è nei confronti di questa favola musicale... ve ne sono immensamente grata.

Avendo una sede potremmo pensare anche ai progetti futuri non solo per Fantasmi a Roma ma per altre realtà di teatro musicale che si declina in tante direzioni: dal musical alla commedia musicale al teatro-canzone... L’intento è quello di creare uno spazio accessibile sia alle compagnie grandi che a quelle più piccole, un punto di riferimento per degli scambi con altre realtà europee e quindi avere spettacoli inglesi piuttosto che francesi, spagnoli o tedeschi...

D: ... mentre per il fattore “America”?
R: Questo lo affronteremo sicuramente la prossima estate. Dopo aver testato lo spettacolo in Italia potremmo andare, come Tim ha prospettato, sia a New York che in tour nei campus universitari della East Coast... ma mi sembrerebbe alquanto paradossale portare i Fantasmi prima a Broadway che a Roma!

D: ...e per il CD?

R: Noi abbiamo la fortuna di avere la musica dal vivo, non ci facciamo mancare niente! Abbiamo il Palermo Art Ensemble, sette musicisti straordinari che ci accompagneranno anche nell’album che troverete presto negli stores digitali. Faremo una stampa a tiratura limitata con il libretto e un packaging molto particolare che sarà in vendita una volta che il nostro sito verrà messo online... anche questo è uno dei tanti appuntamenti futuri!

D: Siamo giunti al termine! Saluta i lettori di BroadwayWorld.com come farebbe Regina.
R: Italiani! Io so’ Regina, santa e papessa... continuate a seguire le storie dei fantasmi, attenti a voi, eh! Mi hanno scritto dall’America: sabato arrivano e mi rimettono sul trono e per prima cosa, chi non ha seguito i fantasmi... tutti in galera, tutti nelle fogne! E a chi li ha seguiti... li porto in Campidoglio insieme a me! (ride, ndr.)

 



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